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Nel nome di Dio, clemente, misericordioso
Gli attacchi terroristici a Christchurch (Nuova Zelanda) questo venerdì, che hanno attaccato due moschee, uccidendo 49 musulmani e ferendo almeno 48 ferite da arma da fuoco, sono un atto inumano e barbaro che noi come famiglia umana, a prescindere dal fatto che siano religiosi o non religiosi dovrebbe essere condannato al massimo.
Ci addoloriamo con i parenti e i sopravvissuti delle vittime e ci troviamo in queste difficili ore di riflessione con loro e quindi anche con tutti i cittadini della Nuova Zelanda.
La portata dell'attacco, in vista del video in streaming dal vivo con un video telecamera casco nella rete più che chiaro. Ti lascia senza parole, ed è incomprensibile perché le persone innocenti e pacifiche vengano massacrate in questo modo. Le parole non sono più in grado di esprimere l'orrore e non sono più sufficienti.
Il razzismo o l'antisemitismo anti-islamico, indipendentemente dal suo colore, devono essere combattuti con tutti i mezzi dello stato costituzionale. L'attacco di oggi dovrebbe essere un promemoria per noi. Dobbiamo agire "ora" e "insieme”, solo le comunità religiose, di pari passo con la politica e i media, possono combattere questo vero problema sociale. Con belle parole e distanziazioni non potremo andare oltre.
Le espressioni spontanee di condoglianza e condanna dai presidenti di Nazionale Marina Carobbio e Stati Jean - Rene’ Fournier e del ministro degli Esteri del nostro paese sono, come prime reazioni, importanti segni di simpatia nei confronti delle vittime e dei sopravvissuti di questo attacco. Vorremmo ringraziare sinceramente e auguriamo a tutti noi di compiere ulteriori passi concreti per prevenire tali attacchi terroristici in tutto il mondo, a prescindere da chi emanano e contro chi potrebbero essere diretti.
Seyed Ali Hosseini
Imam del centro Imam Ali (as) in Ticino
15.03.2019